venerdì 13 novembre 2009

Vergogna tangenziale

Mesi e mesi di lavori e disagi per gli automobilisti. Settimane di gravoso rodaggio, fino all'apertura della bretella Gentili verso Adria. Finalmente tutto fila liscia. Ma sarà vero? No che no è vero. L'asfaltatura da vero discount sta dimostrando la propria qualità e percorrere la tangenziale, soprattutto nei percorsi limitrofi alla super-rotonda, è un rally. Il terreno cede, causa fondo fatto con assolta noncuranza, e già stamane nuovamente lavori in corso per sistemare la conca più profonda, quella nel lato nord direzione PD-FE, una ventina di metri prima dell'incrocio.

Strada nuova e già pezze di recupero? Cosa succederà con il primo ghiaccio e le prime sgelate? Dobbiamo munirci tutti di "morbidi" SUV in grado di supportare il rally suburbano?

Sarebbe bello, sarebbe, ricevere risposte su questi fatti, sui costi derivanti da manutenzione straordinaria e disagi e sulle responsabilità di tutto ciò: dare un oggetto alle accuse senza vagare nel solito girotondo di polemiche.

Riccardo

mercoledì 11 novembre 2009

J'Accuse: dove sono i parcheggi


Ieri una mamma segnalava la noncuranza della tutela in centro, sui marciapiedi. Oggi Irene, pendolare tra Padova, Bologna e Rovigo, con una forte emozionalità e un po' di rancore per una multà "in più", chiede aiuto? "Come facciamo noi pendolari? Dove ce la mettiamo la macchina?".
A voi  la lunga epistola:
Riprendo simpaticamente e metaforicamente il termine J’Accuse per dare il titolo alla mia lettera. J’Accuse…! (Io accuso…!) è il titolo dell'editoriale scritto dal giornalista e scrittore francese Émile Zola in forma di lettera aperta al Presidente della Repubblica francese Félix Faure, due secoli fa, con lo scopo di denunciare pubblicamente le irregolarità e le illegalità commesse nel corso del processo contro Alfred Dreyfus, al centro di uno dei più famosi affaire della storia francese.
Dietro il mio “J’accuse” non si nasconde una vicenda di falsità ma semplicemente di buon senso; spero, inoltre, non si nasconda neanche un anno di prigione e tremila franchi di ammenda, scontati invece dal povero Zolà!!!
Pendolare da sei anni tra Padova per l'università e Bologna per il tirocinio universitario, frequento assiduamente la stazione dei treni, come tanti altri rodigini che per studio e per lavoro fanno i pendolari giornalmente! Tanti, forse, è un eufemismo. Raggiungo la stazione dei treni in macchina perchè abito un pò fuori. E come me gran parte di tutti gli altri. Il treno è quello delle 8’00 quindi si può ben capire che a quest’ora la maggior parte delle persone sia già partita o stia partendo… immaginate la zona davanti alla stazione e  limitrofa ad essa, come un grande populio di macchine.
Il problema è il seguente: DOVE DOBBIAMO PARCHEGGIARE? Insomma in stazione di parcheggi ce ne sono veramente pochi: una quarantina gratuiti, un centinaio a 30minuti. (quale utilità abbiano proprio non so). Inoltre a rendere la situazione ancora più disagiata ci sono coloro che  per fretta o per poca solidarietà parcheggiano occupando tre posti, ci sono anche coloro, che per lavoro, hanno il compito di tutelare la sicurezza cittadina nonché di assicurare il corretto “scivolare” del traffico, nonché e ancora, verificare la correttezza delle soste e fermate dei mezzi privati, ovvero le nostre auto. Ecco in particolare è proprio quest’ ultimo compito, che assicuro io stessa viene espletato alla grande, che ultimamente  mi ha causato alcuni mal di pancia e leggendo i giornali ho notato che quest’anno ha fruttato quasi 6 milioni di euro al comune. Niente da dire sulla scorretta posizione occupata dalla mia macchina secondo gli articoli previsti, la questione è un'altra. In entrambi i casi erano multe che si potevano fortemente evitare, visto che comunque erano posizioni che non infastidivano né il traffico, né il passaggio di mezzi di qualsiasi natura. Semplicemente…  se quella volta facendo le strisce per gli altri posti  parcheggio, l’addetto non avesse finito il colore bianco… li avremmo avuti come meravigliosi posti gratuiti!!!. Rimangono i 76 euro.  A dirla tutta la mia amarezza non è dovuta ai soldi per se stessi... diventa una questione di principio! Capisco che la legge è legge, le regole pure, gli articoli del codice della strada anche. Tutto ci sta... però che fastidio quando torni da una giornata di lavoro e ti trovi il foglio verde sul cristallo... speri fino all'ultimo che sia una pubblicità e man a mano che ti avvicini si trasforma magicamente in “foglio verde spessore da multa”. Ma ancora, non solo il fastidio. Ricordo che il motivo per cui sono qui a scrivere non è una rapina in banca, uno spaccio di droga ma semplicemente una sosta vietata. 
Ti domandi come mai non ci sia un pò di buon senso nell’espletare i propri compiti: ci sarà un minimo di flessibilità nell’applicazione di semplici multe per sosta scorretta, che tuttavia non creano problemi a nessuno se non al povero conducente? Anche perché quali alternative ha? L’alternativa è parcheggiare da un’altra parte, ma dove? Ci sono al multipiano posti gratuiti o convenzioni  del tipo treno-parcheggio per i pendolari? Ci sono? Oppure l’alternativa potrebbe essere trovare posto di lavoro a Rovigo… Come ho fatto a non pensarci prima?? A voi ogni considerazione.
Cordialmente saluto e ringrazio
Irene Mella

Grazie Irene per il tuo contributo e attendiamo - speriamo - una risposta. Ricordo a tutti che la nostra forza è la comunicazione e la divulgazione. Tra un'applicazione e l'altra di Facebook, usiamo quel potentissimo strumento per lo scopo primo per cui è nato "condividere".

foto di Centro Arte

martedì 10 novembre 2009

Tolti i T-red a Rovigo


Cambia Rovigo cresce: i suoi lettori aumentano ogni giorno e soprattutto aumenta la vostra partecipazione, grazie. Oggi Simone, sempre attento ai media locali, ci segnala una notizia passata inosservata, ovvero lo smantellamento dei rilevatori delle infrazioni semaforiche in alcuni incroci rodigini.
La notizia è passata un po' inosservata

http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/rovigo/cronaca/2009/11/10/258703-ditta_proprietaria_fallisce.shtml

Sul sito del Comune di Rovigo non v'è traccia della cosa, tuttavia i T-red interessati sono:
1) Incrocio v.le Porta Po / via Savonarola direzione centro
2) Incrocio v.le Porta Po / Circonvallazione Ovest direzione centro
3) Incrocio Circonvallazione Ovest / via dei Cappuccini direzione C.so del Popolo
4) Incrocio v.le della Pace / v.le Gramsci direzione v.le Regina Margherita
5) Incrocio v.le Amendola / via Gallani direzione centro
La rimozione dei T-Red è dovuta al fallimento dell'azienda proprietaria, in quanto il Comune di Rovigo era in affitto:
Si tratta dell’azienda Ci.Ti.Esse di Rovellasca, in provincia di Como, famosa perché all’inizio del 2008 finì al centro di un’inchiesta che produsse anche il sequestro di due impianti semaforici del veronese e un avviso di garanzia al titolare dell’azienda che aveva installato i T-Red.

Alla prossima.

Come passeggiare sul Corso del Popolo?

Quest'oggi ci scrive Silvia, mamma rodigina infuriata contro una situazione di non curanza del benessere pubblico. Questa volta il dito è puntato contro i vigili e ci si quale sia il loro ruolo: fare cassa o mantenere un buon equilibrio cittadino? Multare puntigliosi con la legge in mano o verificare i casi di effettivo disagio? Autovelox contro i 78 kmh in tangenziale o prevenzione di chi in strada non è  capace di stare? A voi lo svogo di Silvia, che ringraziamo.
Buongiorno,
volevo fare i complimenti al Comune di Rovigo...
Rovigo sta cambiando immagine lo si può notare dai mille cantieri in corso ... il più importante è quello del Corso del Popolo... ha creato difficoltà sia ai commercianti, che alla viabilità stessa... ma piano piano molto piano riavremo un corso del Popolo decente...i miei complimenti naturalmente sono ironici... trovo che a Rovigo ci siano dei Vigili che non fanno il loro lavoro adeguatamente... ora mi spiego...proprio sabato stavo passeggiando con mia figlia (che ha 15 mesi) sull'unico pezzo nuovo del Corso del Popolo, finalmente spazio dove passeggiare tranquille, senza la paura di inciampare su qualche tombino rialzato o qualche crepo del marciapiede... ma ecco un altro pericolo i ciclisti... si questi ciclisti che con la loro bicicletta viaggiano tranquilli sul marciapiede...(ma lo sanno tutti che quello anche se le misure sono abbondanti...è un marciapiede???) il pezzo di strada non lo usa nessuno... tutti viaggiano tranquillamente con le loro bici sul marciapiede...creando difficoltà a chi sta passeggiando...perchè se in alcuni momenti non sposto mia figlia rischio anche che me la prendano sotto...naturalmente un vigile era lì che guardava e non diceva niente naturalmente...figuriamoci, sabato mattina... ore 11 chi glielo fa fare di lavorare???
Incredibile...e pensare che fino a poche settimane fa ho visto che fermavano i vecchietti che in bicicletta volevano passare sotto il volto... volevano perfino multarli... incredibile...ma le mezze misure???
Questa è proprio Italia....

Silvia
Come al solito siamo disponibili a pubblicare ogni risposta, sia sui commenti sia come nuovo articolo.

sabato 7 novembre 2009

Le condizioni di viale Sacro Cuore

Alla faccia che Rovigo è la maglia nera del web. Proprio oggi abbiamo ricevuto una lettera da un amico pensionato che ci segnala uno dei tanti problemi di degrado della nostra città, in modo particolare delle strade del centro. E per la serie pensionati e tecnologia - magari potrebbe essere spunto per qualche giornalista - il nostro lettore ci invia anche due foto dimostrative ad alta risoluzione.

Questa è la lettera:

Vorrei segnalare con quanta poca cura vengono eseguiti i lavori stradali nelle, già martoriate, strade di Rovigo.

Allego due immagini di un chiusino in via S.Cuore, all'altezza del Civico 25/27, la prima scattata in maggio 2009 quando ancora il passaggio pedonale non c'era, la seconda scattata in Novembre, pochi giorni fa, quando il passaggio pedonale era già in uso. Mi sembra che il pericoloso dislivello del chiusino sia aumentato, però in compenso è stato...parzialmente verniciato. Strano non si siano accorti di nulla!

Un cordiale saluto.
Alberto


Cliccate sulle foto per ingrandirle.

Non ci resta che ringraziarti Alberto e chiederti di fare il testimonial con i tuoi colleghi pensionati, affinchè insieme possiamo continuare a compiere questo ruolo di denuncia: magari prima o poi qualcuno inizia ad ascoltarci.