mercoledì 3 aprile 2013

Incrocio al Lago: tra buche e unsociality

Questa è la storia di un incrocio in Tassina (via Cime di Lavaredo, via Marmolada) con due grossi problemi: quando piove diventa un lago, quando piove i cassonetti (normali + plastica + carta) diventano inaccessibili perché appoggiati sul fango. Una storia che dura da settimane e che ha il suo "lieto" epilogo il 3 aprile 2013.
Per dovere di chiarezza pubblichiamo questa cronistoria, così nessuno avrà nulla da ridire su come sono andati i fatti, regolarmente documentati: si chiama trasparenza.

16 aprile 2012
Riccardo scrive un'email all'URP del comune di Rovigo segnalando due problemi: una buca in via Ramelli (risolta subito) e il problema dei bidoni nel fango. Nel giro di un giorno l'URP ha risposto che avrebbe girato la segnalazione a "Servizio Gestione Operativa del Settore Opere Pubbliche e alla Divisione Ambiente di ASM".

26 febbraio 2013
Stufo di questa situazione che ormai si perpetrava da mesi, Riccardo decide di scattare una foto allo stato dell'incrocio e di postarla su Facebook, taggando nel messaggio sindaco di Rovigo dott. Bruno Piva, il quale da qualche mese è presente sul social network e con il quale già era avvenuto uno scambio di amicizia (su Facebook si chiama così e soprattutto l'amicizia è una relazione accordata tra le parti tramite una richiesta ed un consenso). Ecco il post »

Il dott. Piva - gentilmente - dopo pochissime ore scrive nei commenti che ringrazia Riccardo per la segnalazione: sembra un ottimo inizio.

8 marzo 2013
Riccardo pubblica nuove foto, questa volta alla luce del sole: sono 3 foto che ritraggono alla perfezione le condizioni del suolo dove sono i cassonetti e le condizioni dell'incrocio. Il disagio è inconfutabile. Ecco il secondo post »
Nello stesso post Federico tira le orecchie a Riccardo, convalidando il disagio ma esprimendo come i tempi "comunali" sono lunghi e che un'attesa era dovuta. E' vero anche - caro Federico - che mantenere una comunicazione con i cittadini non solo rafforza i rapporti ma, come sicuramente sai quando tu gestisci clienti - è un ottimo modo per prendere tempo e per rassicurare che la problematica è stata presa a cuore.
Qui però - del sindaco di Rovigo - non v'è traccia: ovviamente era stato taggato da Riccardo.

25 marzo 2013
Nello status del 26 febbraio, Riccardo notifica tramite un commento che la situazione non è cambiata e che - nonostante altri commenti nel medesimo post - non ci fossero stati più aggiornamenti nello stesso e che il problema non era stato risolto, anzi le piogge stavano peggiorando ulteriormente la situazione.
Quindi si apre un nuovo post al quale il sindaco risponde
"Gentile Riccardo il caso è stato segnalato agli uffici competenti.La ringrazio per il suo interessamento e la invito a utilizzare i canali istituzionali per questo tipo di comunicazioni dato che questo profilo facebook è un profilo personale."

25 marzo 2013
Dato che il sindaco di Rovigo ha segnalato a Riccardo Mares che Facebook è il suo profilo privato, Riccardo ha deciso di segnalare all'URP del Comune di Rovigo la situazione. Ad oggi ancora nessuna risposta.

3 aprile 2013
La profezia di Federico si è avverata o l'articolo di Caterina Zanirato ha definitivamente smosso le acque? La risposta non l'abbiamo, sicuri è che in serata la zona era segnalata con cartelli, sulle buche erano stati deposti dei sassi e probabilmente i lavori erano iniziati. Ecco il post con l'articolo de Il Resto del Carlino di Rovigo »

Conclusioni: i nuovi media sono un meraviglioso strumento di comunicazione ma la loro principale caratteristica - oltre al raggiungimento delle masse in modo economico e efficiente - è quello di creare regali 1-to-1. Se un politico decide di scendere su Facebook ed accettare le richieste di amicizia dei cittadini, in quello stesso momento dichiara la propria disponibilità ad una certa forma di dialogo.
Se un ufficio si chiama URP ha il dovere istituzionale di elargire risposte ragionevoli ai cittadini che lo contattano tramite una pubblica email: non parliamo di RISOLUZIONE ma di COMUNICAZIONE.